Con la riforma fiscale arrivano anche le nuove regole per il pagamento rateale della cartella esattoriale: cambiano molte cose.
Il Governo vuole approvare un nuovo decreto legge come revisione del già approvato decreto Riscossione (votato a metà febbraio scorso) per introdurre importanti novità a proposito del pagamento della cartella esattoriale da parte dei contribuenti in difficoltà e che vogliono dunque una rateizzazione. Con il precedente decreto legislativo si è già deciso che l’Agenzia delle Entrate aprirà a una progressiva estensione del numero massimo di rate per la rateizzazione ordinaria dei debiti fiscali.
Ora la riforma fiscale potrebbe introdurre la possibilità per i contribuenti di ottenere una dilazione di pagamento per le cartelle esattoriali tramite una richiesta semplice in forma di autodichiarazione. Basterà insomma che il contribuente dichiari di trovarsi in una temporanea situazione di obiettiva difficoltà per ottenere (ma sempre a discrezione dell’agente della riscossione) la dilazione.
Abbiamo dunque a che fare con la possibilitĂ di ottenere una rateizzazione del pagamento per somme iscritte a ruolo di importo non superiore a 120.000 euro, comprese in ciascuna richiesta. La bozza del decreto parla di dilazioni di un massimo di 84 rate mensili per le richieste presentate nel 2025 e 2026.
Le rate mensili, sempre per gli importi sotto i 120.000 euro, dovrebbero poi salire a 94 negli anni 2027 e 2028. Infine, le rate potrebbero arrivare addirittura a 108 dal 2029. Tutto questo in caso di richiesta semplice, cioè non documentata, dello stato di difficoltà economica.
E se il contribuente può documentare e quindi provare la situazione di obiettiva difficoltà , la dilazione può crescere ancora. Fino a 120 rate per somme superiori ai 120.000 euro… Mentre per le somme fino a 120.000, le rate potrebbero essere da 85 a 120 per le richieste del 2025 e 2026.
Ovviamente deve essere l’Agenzia dell’Entrate a valutare se la richiesta di dilazione per temporanea situazione di obiettiva difficoltà economica e valida. Tale valutazione potrà essere condotta tramite l’ISEE, comparato con il debito da rateizzare, quando i contribuenti sono persone fisiche o ditte individuali. Per gli altri conterà l’indice di liquidità .
A quanto pare la procedura di autodichiarazione non richiederà l’obbligo di prestare garanzie per il pagamento del debito. Il debitore sarà dunque tutelato e potrà ottenere anche altre proroghe (nel caso in cui la sua situazione dovesse peggiorare ancora).
Sempre secondo la bozza il contribuente potrebbe anche chiedere che il pagamento del piano di rateazione delle cartelle esattoriali possa essere predisposto mediante quote costanti. Oppure con quote variabili di importo crescente.
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