La detrazione fiscale per le spese dei figli è un aspetto importante da considerare per i genitori, ma è essenziale seguire le regole.
La detrazione fiscale per le spese sostenute per i figli è un beneficio importante per molte famiglie italiane, ma capire esattamente chi ha diritto e come funziona il sistema può essere complesso. Ecco una panoramica su come sono gestite queste detrazioni e quali sono le regole da seguire.
La detrazione fiscale per le spese dei figli è un aspetto importante da considerare per i genitori, ma è essenziale seguire le regole. Uno dei punti chiave da tenere a mente è che la detrazione spetta al genitore che ha effettivamente sostenuto la spesa e risulta intestatario della fattura.
Anche se può esserci un accordo economico stabilito dalla sentenza di divorzio, ciò non influisce sulla detrazione fiscale, che si basa esclusivamente sulla persona che ha pagato effettivamente la spesa e che può dimostrarlo attraverso la fattura.
Se il pagamento è stato effettuato da un figlio maggiorenne a carico dei genitori, la detrazione va divisa in modo equo tra i due genitori. Questo significa che entrambi possono beneficiare della detrazione, ma in proporzione alla loro quota di responsabilità familiare. Se la fattura è intestata al figlio, allora la detrazione viene ripartita in base alla percentuale del carico di famiglia che ciascun genitore sostiene. È importante annotare nella documentazione comprovante la spesa la percentuale di ripartizione concordata tra i genitori.
Lo stesso criterio si applica anche alle detrazioni per i figli a carico previste dall’articolo 12 del Tuir, che dopo l’introduzione dell’Assegno unico sono previste solo per i figli sopra i 21 anni.
Anche in questo caso la detrazione si divide al 50% fra i due genitori, Se un coniuge è fiscalmente a carico dell’altro, quest’ultimo può considerare l’intera spesa sostenuta ai fini del calcolo della detrazione. Questo principio si applica anche alle detrazioni per i figli a carico, soprattutto dopo l’introduzione dell’Assegno Unico, che ha modificato il quadro normativo.
Le regole relative alla detrazione per figli a carico sono contenute nelle circolari 15/2007 e 19/2012. Tuttavia, con l’introduzione dell’Assegno Unico, il quadro normativo è cambiato. Questo strumento ha sostituito la detrazione per i figli a carico prevista dal TUIR, soprattutto per i figli maggiorenni, ridistribuendo la detrazione in modo più equo tra i genitori.
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