730: queste 3 detrazioni valgono oro ma non le chiede quasi nessuno

Nel momento in cui compilate il Modello 730, fate attenzione a queste tre detrazioni, che nessuno conosce.

In Italia, il Modello 730 è un modulo utilizzato per i cittadini per la dichiarazione dei redditi. È stato concepito dal Ministero dell’Economia nel 1993 per sostituire il modello 740 semplificato. Inizialmente, il suo scopo iniziale e principale era quello di sostituire i vecchi uffici delle imposte. Infatti, il Modello 730 doveva provvedere a rimborsare le imposte a tutti i dipendenti e pensionati. Inizialmente, il Modello 730 poteva essere trasmesso dal proprio datore di lavoro, dal CAF (centro di assistenza fiscale) o da un professionista abilitato (commercialista o consulente del lavoro).

Modello 730 detrazioni
Dichiarazione dei redditi: ecco 3 detrazioni che nessuno conosce da inserire nel Modello 730 (futurocomune.it)

Invece, dal 2014, è stato introdotta la possibilità di presentare il Modello 730 anche senza tenere conto del cosiddetto sostituto d’imposta. Inoltre, grazie al Decreto di Legge del novembre 2014 (d.lgs. 21 novembre 2014, n. 175), il cittadino contribuente ha la possibilità di compilare il Modello 730 “Pre-compilato”. Una volta compilato, il 730 potrà essere inoltrato all’Agenzia delle Entrate attraverso il servizio telematico dedicato, senza alcun tipo di intermediario.

La compilazione del Modello 730 è riservato a tutti cittadini che devono dichiarare di aver percepito una serie di redditi. In particolare, nell’anno precedente a quello della presentazione, i contribuenti devono riportare nel 730 le seguenti tipologie di redditi: quelli da lavoro dipendente, di pensione e di lavoro autonomo senza partita Iva, quelli derivati da terreni, fabbricati e di capitale. Infine, tutti i redditi di tipo “diverso” e a tassazione separata.

Modello 730: tre detrazioni che non tutti conoscono

Nel momento in cui si procede alla compilazione del Modello 730, si sente spesso parlare di detrazioni e deduzioni fiscali. Ma qual è la differenza tra le due? Con deduzione fiscale si intende un abbattimento del cosiddetto reddito imponibile e, dunque, con una conseguente aliquota minore dell’IRPEF. Mentre, d’altra parte, attraverso la detrazione fiscale è possibile ottenere un abbattimento dell’IRPEF lorda che corrisponde ad una specifica percentuale dell’onere detraibile. È bene tenere presente che fino ad una certa soglia, ovvero le cosiddette franchigie, tali agevolazioni tributarie non sono previste.

Modello 730 detrazione interessi mutuo
Nel Modello 730 si possono detrarre gli interessi passivi del mutuo prima casa (futurocomune.it)

Non tutti sono a conoscenza di queste tre tipologia di detrazioni fiscali che possono essere inserite e calcolate all’interno del Modello 730. La prima riguarda tutte le tipologie di spese mediche e sanitarie. Sul netto di queste spese, tolto infatti una franchigia di 129,11 €, è possibile detrarre il 19%. Tuttavia, è necessario che tutti i pagamenti delle prestazione mediche siano tracciabili. Solamente l’acquisto per i medicinali o le visite mediche in ospedale rimangono fuori dall’obbligo di tracciabilità.

Un genitore, inoltre, può detrarre le spese scolastiche per i propri figli. Per ogni studente è prevista di detrarre il 19% sulla cifra massima di spesa di 800,00 €. Dunque, ogni anno, il genitore contribuente può detrarre 152,00 € per il figlio a carico che frequenta la scuola. Infine, l’ultimo tipo di detrazione è quella sugli interessi passivi legati al mutuo ipotecario per l’acquisto della prima casa. In questo caso, il limite massimo di detraibilità è di 4mila euro e la percentuale è quella del 19%.

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