A giudicare dai dati emersi, la scelta del conto corrente dovrebbe tenere in considerazione anche l’area geografica in cui ci si trova.
Cosa succederebbe se si venisse a sapere che un conto corrente aperto a Bolzano fa guadagnare di più di uno aperto a Palermo? Può sembrare una notizia assurda, ma la realtà non sembra essere poi così diversa. La scelta della banca e del tipo di conto corrente a cui affidare i propri risparmi può influenzare significativamente il ritorno economico. Sorprendentemente, però, sembra che anche la posizione geografica abbia un ruolo cruciale nel determinare i guadagni. Con variazioni sostanziali tra correntisti che abitano in zone diverse dell’Italia.
Questa singolare verità è emersa grazie a un nuovo studio condotto dalla Fabi (Federazione Autonoma Bancari Italiani), che ha messo in luce come il rendimento dei conti correnti possa variare notevolmente da una regione all’altra. Queste differenze sono però da attribuire a una serie di fattori economici e bancari molto precisi, che vanno oltre la semplice casualità geografica.
La verità che nessuno conosceva: anche la posizione geografica influisce sui rendimenti
Il recente studio della Fabi ha rivelato che il rendimento medio da conto corrente in Italia è soggetto a significative differenze regionali. Per esempio, con un deposito di 5.000 euro, i guadagni annuali possono variare da 18,2 euro a Trento e Bolzano a soli 6,5 euro a Napoli. Queste variazioni hanno diverse motivazioni alle spalle: da un lato bisogna considerare le differenti politiche bancarie regionali, dall’altro influisce anche il diverso clima economico che caratterizza le varie parti del Paese.
In termini di numeri assoluti, le regioni del Nord Italia tendono a offrire i migliori rendimenti. Il Trentino-Alto Adige si distingue per il tasso più alto, seguito da altre aree del Centro e del Nord. Al contrario, il Sud e le isole mostrano i rendimenti più bassi. Questa discrepanza, purtroppo, non sorprende e rispecchia le differenze nel contesto economico e occupazionale tra le varie regioni già evidenti in altri contesti.
Un’analisi dettagliata condotta dalla redazione de Il Sole 24 Ore ha provato ad analizzare i dati e spiegarne le cause. Ad esempio, mentre la Lombardia, che detiene il maggior volume di depositi con 234,4 miliardi di euro, offre un rendimento medio dello 0,22%, regioni come la Campania, nonostante un alto volume di depositi, mostrano rendimenti significativamente più bassi. Questo dato suggerisce che la distribuzione del capitale e i rendimenti associati sono fortemente influenzati dalla robustezza economica della regione.
Basando l’analisi su questi dati, quindi, si può affermare che in aree con economie più forti e minori rischi finanziari, le banche possono permettersi di offrire tassi di interesse migliori. Scegliere dove aprire un conto corrente non deve quindi essere solo una questione di confrontare le percentuali di interesse, ma è essenziale considerare anche come la posizione geografica influisca sulle opportunità finanziarie offerte dalle banche.
