Ricostruzione, Cialente risponde a Chiodi: “Abbiamo i soldi ma non possiamo spenderli”

L’AQUILA – Ieri il presidente della Regione, e commissario per la Ricostruzione, Gianni Chiodi, intervistato nella trasmissione televisiva “Mattino Cinque”.

Aveva annunciato la disponibilità di 2,5 miliardi di euro per i progetti degli enti locali, sottolineando come i ritardi nella ricostruzione fossero da imputare proprio all’incapacità di spesa dei fondi a disposizione.

Le parole di Cialente
Massimo Cialente (ANSA) FuturoComune.it

Oggi, con una lunga nota, il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, dice la sua sulla lunga diatriba relativa a ritardi, responsabilità, soldi e criticità, contestando l’impostazione di Chiodi.

“Proprio ieri sera – informa Cialente – ho avuto una lunga riunione con lo stesso Chiodi e con il vice commissario Cicchetti, ai quali ho esternato le mie grandi preoccupazioni per il fatto che la ricostruzione post sisma è ormai bloccata da mesi. Ed io stesso ho sottolineato quanto sia assurdo e immorale che all’Aquila siano arrivati i primi fondi per la ricostruzione delle abitazioni, degli edifici pubblici, degli alloggi popolari e dei sottoservizi, ma che non siamo in grado di poterli spendere, mentre, nel frattempo, le imprese che stanno ultimando i lavori di riparazione sugli edifici classificati B e C, quelli meno danneggiati, sono costretti a licenziare gli operai per mancanza di committenze”.

Le criticità esistenti

Massimo Cialente futuro l'aquila
Massimo Cialente parla de L’Aquila (ANSA) FuturoComune.it

Lungo l’elenco delle criticità tuttora esistenti, secondo il primo cittadino de L’Aquila, che impediscono la partenza della ricostruzione pesante, quella degli edifici classificati E. In particolare, per il sindaco, il prezzario “che dal giorno della sua tardiva pubblicazione, il 24 settembre, è subito apparso uno strumento incompleto e insufficiente“. Ancora, l’assenza di “regole a tutela dei cittadini e delle imprese, per poter applicare in maniera legale, trasparente, efficace ed efficiente il meccanismo degli indennizzi per la ricostruzione delle abitazioni private”. Il Comune dell’Aquila, così come i sindaci dei piccoli Comuni che hanno “enormi difficoltà” per pianificare le riperimetrazioni dei centri storici e per elaborare i piani di ricostruzione, “incontra enormi problemi proprio per l’assenza di certezze normative da offrire ai progettisti e perché ancora non si affronta il problema della rete dei sottoservizi”. Cialente è convinto che ci sia “un problema grave della governance nella fase di ricostruzione” e ribadisce la necessità di “tornare a lavorare insieme, riconoscendo il ruolo centrale degli enti locali nei processi di ricostruzione, sul modello del Friuli”.

Sempre nella riunione di ieri, prosegue Cialente,ho inoltre chiesto al commissario Chiodi di poter disporre, come Sindaco, di una contabilità speciale, vale a dire vere e proprie anticipazioni di cassa, per far fronte ai costi dell’emergenza. Non sarebbe una novità, poiché questo meccanismo, finché ci sono stati i fondi, veniva applicato dalla stessa Protezione Civile”. Cialente è “stanco di vedere imputate ai dirigenti e ai funzionari del Comune dell’Aquila responsabilità che non sono nostre rispetto ai ritardi per il pagamento del contributo di autonoma sistemazione, delle opere provvisionali di messa in sicurezza, per gli indennizzi alle attività produttive, per le spese relative ai traslochi, per la perdita di beni mobili e così via”. Il sindaco annuncia, infine, che la prossima settimana potrebbe essere quella giusta per “ricevere le somme necessarie per pagare le opere provvisionali, nella speranza di essere ancora in tempo a salvare le imprese che, a causa dei ritardi nei pagamenti, stanno rischiando il fallimento”.

“Questo non è il momento delle polemiche – conclude Cialente – è il momento invece di lavorare insieme, con spirito costruttivo ma, soprattutto, dicendo come stanno le cose in maniera precisa perché, lo ripeto, solo diagnosi precise portano a terapie efficaci”.

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